domenica 18 maggio 2014

Prime recensioni di the Rover + La reazione dei Media _ First 'The Rover' Reviews + Media Reactions

Variety

Pearce è davvero impressionante mentre recita nel ruolo di un uomo che si è estraniato dal genere umano, un uomo toccato dalla disgrazia,che occasionalmente sa essere gentile, l’uomo gentile che appunto avrebbe potuto essere se non avesse vissuto tutto ciò che ha vissuto, privato degli istinti selvaggi di sopravvivenza. Ma Pattinson sembra essere la più grande sorpresa del film, sfoggia un accento del sud molto convincente e ha recitato con dignità,un ruolo che avrebbe potuto facilmente essere un appoggio per dare un buon effetto emotivo. Con la sua pronuncia strascicata e i suoi occhi sgranati suggerisce inizialmente la storia degli ultimi giorni di Lennie Small(dal romanzo Uomini e topi di John Steinbeck), anche se in questo caso non parliamo di un ragazzo affetto da ritardo mentale,ma più di una persona socialmente regredita. Un ragazzo fino ad allora iperprotetto che viene gettato in pasto ai lupi. E Pattinson non forza il personaggio,e non esagera per nulla,ma ha costruito una sorta di empatia verso il personaggio che è completamente vincente.

The Hollywood Reporter

L’interpretazione di Pattinson,nonostante i limiti del personaggio, diventa più interessante man mano che il film procede,suggerendo il fatto che il giovane attore potrebbe effettivamente essere in grado di far funzionare un personaggio fuori dal comune. Ma non scordiamoci di Pearce, che recita nel ruolo del taciturno Eric, dando al personaggio quella spietatezza e quella freddezza di un anti-eroe che si rifiuta di morire prima di potersi vendicare di un crimine,a suo avviso,imperdonabile.
  
The Guardian

Michôd crea una buona dose di minaccia ambientale in The Rover; con un Pearce in fremito. Tuttavia ho avvertito una sorta di confusione, e le linee di conflitto e di tensione erano molto vaghe. L’impostazione sul futuro  distopico non aggiunge molto e non ha lasciato spazio all’immaginazione. Ho avuto il sospetto che la sceneggiatura possa essere passata attraverso uno o due bozze, per poi tornare probabilmente al progetto iniziale, quando è stato scelto il cast. Beh, Michôd offre certamente delle menti logorate e una disperazione senza meta.

Screendaily
uando, per gran parte del tratto centrale, il film diventa effettivamente un bizzarro incontro a due per Pattinson e Pearce, The Rover languisce essenzialmente. Eppure, c'è molto da ammirare in questo film, non da ultimo la fusione di alcuni formidabili brutti ceffi, la fatiscenza e la sporcizia ideati dal designer Jo Ford, e il clangore metallico e inquietante di Antony Partos nella colonna sonora.
BuzzSugar
Pearce è il punto centrale del film e una presenza forte come al solito, ma Pattinson ha del formidabile nella sua personale interpretazione della parte. Rey è un personaggio poco attraente in un mondo poco attraente, con i denti marci, un brutto taglio di capelli, e, dall’atteggiamento irrequieto scoraggiante, e proprio per questo non ha senso che Pattinson abbia scelto di rendersi brutto e di allontanarsi dalla sua immagine di rubacuori. Se non altro, il ruolo dovrebbe essere una prova lampante,che con il giusto regista e la libertà di potersi liberare del suo personaggio pubblico, Pattinson dimostra di avere reali capacità ed un certo magnetismo sullo schermo. Potrete giudicare voi stessi quando The Rover uscirà nei cinema degli Stati Uniti il 13 giugno.

Vanity Fair
Quando lo vediamo per la prima volta,Pattinson è coperto di polvere(come nella maggior parte di volte nel film)mentre stringe forte la pistola sulla ferita alla pancia. Ha i capelli tagliati in un modo poco affascinante,e i suoi denti sono simili a quelli di un fumatore accanito di tabacco.Parla con un acuto accento del sud, e lui è tanto nervoso quanto Pearce è freddo e determinato. In una sequenza accattivante, Pattinson canta in falsetto insieme al coro di Keri Hilson "Pretty Girl Rock."
HitFix
Il Rey di Robert Pattinson sembra sia a stento in grado di funzionare come una persona. Lui borbotta, sembra un po’ finto, e mentre sembra essere apparentemente violento,in realtà si sente come un bambino spaventato che ha sempre terrore degli altri, è insicuro perché delle persone non ci si può fidare,è incapace di comunicare,tranne nelle rare occasioni in cui le sinapsi vanno letteralmente a fuoco. E' molto bravo nel ruolo,e seppure il film non mi abbia fatto impazzire nel suo complesso, se Pattinson continua a fare scelte come questa,come anche la sua collaborazione con David Cronenberg, ci può effettivamente essere un futuro per lui.Un futuro in cui le persone saranno scioccate quando sapranno che ha recitato in Twilight.

Indiewire
Un Pearce dall’aspetto accigliato e dalla capacità implacabile di obbligare gli altri a soddisfare le sue richieste, in particolare in un improvviso scoppio di violenza quando tenta di tirar fuori la pistola e fare fuoco , mentre Pattinson finalmente si muove al di là manierismi di legno per dare al suo personaggio goffo e patetico un atteggiamento raccapricciante.

Little White Lies
Guy Pierce,è stoico nel suo brizzolato ad arte,mentre Pattinson esplora una nuova terra,abbandonando il ruolo di rubacuori,(il team che si è occupato del make-up ha lavorato alacremente per rendere marci i suoi denti) con un pathos ammirevole. Il suo zoppicare, l’accento provinciale, i tic facciali,passano in secondo,terzo e quarto piano rispetto al cuore che entra in gioco,ed uno come Eric può solo arrendersi a ciò. Se c'è una cosa che questo dramma metafisico violento sottolinea è che il cuore resta, quando tutto il resto fallisce, il migliore amico di un uomo.
The Playlist
Pearce è come al solito affidabile e avvincente,ha questo innato carisma e resta imperscrutabile,quando si ritrova davanti all’uomo senza nome,mentre per quanto riguarda Pattinson eravamo inizialmente preoccupati di trovarlo troppo impostato per il ruolo e che di conseguenza non ci avrebbe convinto pienamente, in realtà la sua interpretazione più che essere colpita,riesce a colpire.E’ di sicuro la migliore interpretazione che abbiamo visto. Nonostante il ruolo,l’accento campagnolo, l’attore ha mostrato tutto il suo impegno. Ed è con il contrasto tra questi due uomini, un Pattinson irrequieto da una parte e un Pearce impassibile dall’altra e questo spazio che li divide punteggiato da raffiche di mitra, che il film vive davvero.
First Showing

Mentre il film e la sua trama è ancora piuttosto ferma nella mia mente,più ci penso ed elaboro il tutto, mentre inizio a scrivere qualcosa a questo proposito,più mi rendo conto di quanto Michôd abbia nascosto nel silenzio,nella quiete ogni libero dialogo. E tutto ciò rende ogni singola parola molto importante. Pearce, simile a Ryan Gosling in Drive, sceglie con cura ogni parola, ogni spasmo, ogni movimento di ogni muscolo del suo corpo per fornire una prestazione che la dice lunga, mentre in realtà dice molto poco. Anche Pattinson,nella migliore delle interpretazioni fino ad oggi, ha molto di più da dire rispetto a quanto dice.

Empire Online
I personaggi sono ben elaborati, nonostante i lunghi spazi senza dialogo - Pearce è forte,come lo è sempre stato e Pattinson ci mostra un’interpretazione che non ci saremmo aspettati.

Vulture
iversi membri della stampa hanno avanzato l'ipotesi che The Rover potesse dimostrare con chiarezza un cambiamento nella recitazione per Robert Pattinson,anche se penso lo abbia dimostrato con successo due anni fa quando ha recitato nel film di David Cronenberg,Cosmopolis, presentato al Festival di Cannes. Ciò che realmente bisogna dire è che The Rover permette a Pattinson di essere virile per una volta, con una pistola tra le mani,la faccia incrostata di sangue e sporcizia nel tentativo di dimostrare la sua virilità dopo Twilight.

DE' ironico, poi, che la parte migliore,che mi è piaciuta, di The Rover arriva quando Pattinson - e il film – allenta un po’ il ritmo e diventa più leggero. Seduto da solo nella sua auto prima di una grande sparatoria , Pattinson ascolta la radio e canticchia. La canzone è di Keri Hilson "Pretty Girl Rock", ed offre questo inedita interpretazione in falsetto inaspettatamente dolce, con un Pattinson certo che nessuno lo stia guardando. Pattinson sa cosa vuol dire essere odiato per la sua bellezza, e sa che ci si può comportare in due modi: o si spazzola lo sporco dalla spalla , o, come in The Rover, se lo spalma su tutto il viso.

Roger Ebert.com
Possiamo constatare la presenza di molti talenti che sono manifesti in The Rover, e i primi dieci minuti sono accattivanti,più di ogni cosa che potremmo vedere al cinema quest’anno. Michôd offre pezzi di narrazione sottoforma di scene quasi surreali che siamo entusiasti di aver guardato.

Movie Pilot
il regista non si appiglia a nessuno dei suoi punti forti,anche se la musica travolgente che accompagna le scene rende tutto molto avventuroso. Molto impressionato da tutto, il regista ha cucito addosso alla star di Twilight una performance incredibile. Pattinson con la sua postura distorta, gli spasmi muscolari, e il modo in cui si contorce, è di grande effetto.Il personaggio è un classico sciocco,e lui lo interpreta in questo modo.

Toronto Star

Il Rey di Pattinson ha un accento che suona più come quello dell’ Arkansas che di Aussie,senza alcuna motivazione addotta, ma offre comunque una buona interpretazione che lo aiuterà a passare oltre le sciocchezze di vampiri. Accanto a lui,l’affidabile Pearce, che ha interpretato spesso ruoli di uomini disperati, ma mai uno con tanta furia contenuta.


- Grande colonna sonora per The Rover .  In una sola parola potrei dire eclettico. # Cannes2014
- Appena lasciato # TheRover ... w / o la mia umanità. Guy Pearce è una forza e Robert Pattinson è irriconoscibile. Forte effetto, difficile da guardare. # Cannes
- Guy Pearce è grande come un uomo di poche parole, ma Pattinson non è mai stato meglio. # # TheRover Cannes2014 


-The Rover= Capolavoro #Cannes2014
-Appena lasciato lo screening # TheRover. Il mio amore per Guy Pearce non conosce limiti, ma sono rimasta sorpresa anche da Pattinson. Film notevole. # Cannes2014
- Miglior film di @ Cannes2014 finora è di gran lunga, # TheRover, Western post-apocalittico dove Dio è una pistola. 9.4/10


                                                                                      

 - The Rover con Robert Pattinson ha appena debuttato @ FdC_officiel .Un western post_apocalittico. Grande film! # # Cannes2014 ACE # Pattinson
-Il momento clou della mia giornata finora: Robert Pattinson che canta da solo  Pretty Girl Rock
- Ok: Rob tiene testa a Guy Pearce, eccelle nel suo accento del sud, canta "Pretty Girl Rock", e sì ,è spesso a torso nudo. # TheRover




Variety
Pearce is fiercely impressive here as a man who gave up on the human race even before the latest round of calamities, and if there are occasional glimpses of the kinder, gentler man he might once have been, we are more frequently privy to his savage survival instincts. But it’s Pattinson who turns out to be the film’s greatest surprise, sporting a convincing Southern accent and bringing an understated dignity to a role that might easily have been milked for cheap sentimental effects. With his slurry drawl and wide-eyed, lap-dog stare, Rey initially suggests a latter-day Lennie Small, but he isn’t so much developmentally disabled as socially regressed — an overprotected mama’s boy suddenly cast to the wolves — and Pattinson never forces or overdoes anything, building up an empathy for the character that’s entirely earned. He becomes an oasis of humanity in this stark, forsaken land.

The Hollywood Reporter
Pattinson delivers a performance that, despite the character’s own limitations, becomes more interesting as the film moves along, suggesting that the young actor might indeed be capable of offbeat character work. But always commanding attention at the film’s center is Pearce, who, under a taciturn demeanor, gives Eric all the cold-hearted remorselessness of a classic Western or film noir anti-hero who refuses to die before exacting vengeance for an unpardonable crime.

The Playlist
Pearce is reliably riveting as the totally stonefaced Man With No Name Except Maybe Eric, and Michod exploits his charisma for all its worth in the many extended takes of his inscrutable, unreadable mien, while Pattinson, who we were initially worried might be too tic-laden to fully convince, actually turns in a performance that manages to be more affecting than affected. It’s certainly the best we’ve seen him deliver, despite the rather standard-issue-halfwit yokel accent and the actor commits to it wholly. The contrast between these men, Pattinson as twitchy as Pearce is impassive is marked and its in the space between the two, punctuated by bursts of gunfire, that the film really lives.

(...)

Accompanied by an eclectic score of drones and electronic pulses interrupted by some incongruous tracks (including a very funny, slightly meta use of “Don’t hate me cause I’m beautiful” as hummed-along-to by Pattinson) the story Michod and Joel Edgerton came up with, all the way back before “Animal Kingdom” may not quite reach the heights of that crime saga, but it arguably fulfills another important function: it shows Michod work with other genres and textures, and still make a film that is unmistakably his, and that is how auteurs are made.

Little White Lies
Performances are pitched just right between hard-bitten and mournful. Guy Pierce, as all know, has stoically grizzled down to a fine art, while Pattinson manages his new non-heart-throb ground (the make-up team have wrought merry hell on his teeth) with admirable pathos. His limp, hick accent, facial tics and staccato delivery play second, third, fourth and fifth fiddle to a whole lot of heart, and one that Eric cannot help but fall for. If there’s one thing this violent metaphysical drama emphasises it’s that heart is, when all else fails, a man’s best friend.

The Guardian
Michôd creates a good deal of ambient menace in The Rover; Pearce has a simmering presence. But I felt there was a bit of muddle, and the clean lines of conflict and tension had been blurred: the dystopian future setting doesn't add much and hasn't been very rigorously imagined. I even had the suspicion that the screenplay should perhaps have gone through one or two more drafts, or perhaps returned to an earlier draft, when casting was clearer. Well, Michôd certainly delivers some brain-frazzling heat and directionless despair.

Indiewire
Pearce's scowling appearance and relentless ability to force others to meet his demands—particularly in a sudden burst of violence when he seeks out a firearm—marks his strongest role since "Animal Kingdom," while Pattinson finally moves beyond wooden mannerisms to give his awkward character a pathetic, creepy demeanor.

HitFix
Robert Pattinson's Rey seems like he's barely able to function as a person. He mumbles, he seems like a bit of a dummy, and while he seems capable of violence, he feels like a scared kid who's constantly terrified of everyone else, unsure why people do what they do, unable to communicate on those rare occasions that the synapses all actually do fire. He's very good in the role, and while I'm not crazy about the film as a whole, if Pattinson keeps making choices like this and his ongoing collaboration with David Cronenberg, there may actually be a future for him where people are genuinely shocked to learn that he starred in the "Twilight" movies.

Vanity Fair (more like an article about the movie, press screening and Rob at Cannes than a review)
When we first see Pattinson, he is covered in dust (as is just everything else in this film) and clutching a gun wound to his gut. His hair has been chopped down to an unglamorous crew cut, and his teeth are those of a lifelong tobacco-spitter. He speaks in a high-pitched Southern drawl, and he’s as twitchy as Pearce is ice-cold and deliberate. In one endearing sequence, Pattinson even busts out a falsetto to sing along to the chorus of Keri Hilson’s “Pretty Girl Rock.”

Buzzsugar
Pearce is the center of the film and a forceful presence as usual, but Pattinson puts in a formidable and truly transformative performance all his own. Rey is an unattractive character in an unattractive world, with rotten teeth, a bad haircut, and an off-putting, twitchy demeanor, but there's no sense that Pattinson did any of this in a superficial effort to ugly himself up and distance himself from his heartthrob image. If anything, the role should stand as proof to any doubters that with the right director and the freedom to break free of his own public persona, Pattinson has real ability and magnetism on screen. You can judge for yourself when The Rover hits theaters in the U.S. beginning on June 13.

First Showing
While the film and its experience is fresh in my mind, the more I begin to think about it and process it even as I begin writing about it, the more I realize how much Michôd has hidden in the silence, in the quietness and dialogue-free moments. In turn, this makes every last word spoken that much more important. Pearce, similar to Ryan Gosling in Drive, carefully chooses every word, every twitch, every muscle in his body to deliver a performance that speaks volumes while actually saying very little. Even Robert Pattinson, giving one of his best fidgety, aloof performances to date, has so much more to say between every word he speaks.

Empire Online
As anyone who’s seen Animal Kingdom will know, the squeamish need not apply: there are shocks, but not in a gimmicky way. This is about communicating the horrors of a desperate, barren world – something we’ve seen before, of course, but Michôd gives it his own spin. Characters are well-drawn, despite long swathes without dialogue – Pearce is as strong as he’s ever been and Pattinson shows more range than many might expect.

Screendaily
When, for much of the central section, the film becomes effectively a moody two-header for Pattinson and Pearce, The Rover essentially flatlines. Still, there’s much here to admire, not least the casting of some formidable plug-uglies, the general grunginess and grubbiness created by designer Jo Ford, and the ominous metallic clang of Anthony Partos’s unusual score.

Vulture
Several members of the press have advanced the notion that The Rover finally proves Pattinson's acting chops, though I think he already acquitted himself admirably two years ago when he starred in David Cronenberg's Cannes premiere Cosmopolis. What they really mean is that The Rover lets Pattinson be butch for once, waving around a gun and caking his face with blood and dirt in a bid to prove his manliness in the wake of Twilight.

It's ironic, then, that the best-liked part of The Rover comes when Pattinson — and the movie — gets a little lighter in the loafers. Sitting alone in his car before a major gun battle, Pattinson listens to the radio and sings along. The song is Keri Hilson's "Pretty Girl Rock," and Pattinson's dumb-dumb launches into an unexpectedly sweet falsetto, certain that no one is watching. "Don't hate me 'cause I'm beautiful," he croons. "Now do the pretty girl rock." Pattinson knows what it's like to be hated for his franchise-leading beauty, and the solutions are clear: He can either brush that dirt off his shoulder, or, as in The Rover, smear it all over his face.

Roger Ebert.com
There is a huge amount of talent on display in "The Rover", and the opening ten minutes is as captivating as anything you’re likely to see at the movies this year. In it, Michôd presents pieces of his narrative puzzle in a series of near-surrealist vignettes that we’re excited to see come together.

Movie Pilot
The director does hark back to some of his stronger points though with counterpointed pop music interspersed in a rousing, almost adventurous avant garde score. Most impressively of all, the director draws a remarkably against-type performance from his Twilight star. Pattinson pulls off nervous twitching, shoddy posture and general writhing to great effect; his character's a classic fool and he plays it so

Toronto Star
Pattinson’s Rey has an accent that sounds more Arkansas than Aussie, no reason given, but delivers a seriously good performance that will help move him past his vampire trifles. He’s well-paired with the reliable Pearce, who has played desperate men before, but never one of such contained fury.

Next Projection
hough thematically similar to Mad Max, another Australian dystopian roadmovie, The Rover is an interesting take on a future dystopia with compelling performances by Pearce and Pattinson, with the latter succeeding in getting rid of his Twilight-image.

Australian Associated Press
Repeating the feat was always bound to be difficult but 41-year-old Michod's follow-up - a road movie from hell - is enthralling, unrelenting and superbly acted by leads Guy Pearce and Robert Pattinson.

(...)

Pearce, conveying as much with his gaze than anything else, is captivating throughout as his past and motives are slowly revealed right up until the final frame. Former teen heartthrob and Twilight star Pattinson delivers potentially his best performance yet, convincing as the twitchy Rey and evoking empathy in his tortured struggle between family loyalty and resentment at being left for dead.

Twitter Reactions





































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