Robert Pattinson, icona degli adolescenti all’inizio della sua carriera, ha decisamente preso piede nel panorama di Hollywood. In 'The Rover' di David Michôd, interpreta un ragazzo dalla mentalità semplice costretto a lavorare al fianco del suo nemico per rintracciare il fratello nel deserto australiano. Si tratta di un vero e proprio cambiamento per l’attore inglese che ammette che a renderlo possibile è stato il suo incontro con David Cronenberg.
Era l’ambientazione o il personaggio di The Rover che ha catturato la tua attenzione immediatamente per quanto concerne il progetto?
Ho trovato la sceneggiatura molto interessante, ma ho stabilito davvero un forte legame in primo luogo con il mio personaggio, in particolare con il suo modo di esprimersi. Non avevo mai incontrato un personaggio come questo prima.
E' stato difficile interpretare qualcuno dalla semplice mentalità?
Niente affatto, è stato tutto incredibilmente naturale (ride). Mi sono rapportato a lui come un cane malmenato che continua a tornare dal suo padrone per un po' di affetto.
Il film riflette un mondo rovinato dalla follia degli uomini. Pensi che è lo stesso posto in cui ci condurrà la nostra società?
Questo potrebbe accadere, ma sono più ottimista rispetto a quello che si vede nel film. Ho più fiducia nell'umanità. In 'The Rover', gli uomini non sono completamente perduti, non sono del tutto pazzi. Alcuni nutrono ancora speranza e tentano di far rivivere la Terra. Ma questo collasso economico è assolutamente concepibile.
Hai recitato in due film 'contro il sistema': 'Maps to the Stars' e 'The Rover', sei impegnato in politica?
Sono più o meno liberale. E’ difficile essere un attore e non essere liberale in proposito. Forse dovremmo essere più preoccupati per gli oceani, ma io non prendo molto sul serio la politica. Quando ti rendi conto che la maggior parte dei paesi occidentali si trovano sotto la guida di una manciata di società multinazionali, sembra che il voto sia una specie di scherzo.
Da sex symbol negli anni dell'adolescenza ad attore riconosciuto dai più grandi registi, qual è stato il segreto del cambiamento nella tua carriera?
C'è voluto del tempo. Ho trascorso 4-5 tentando di stabilire rapporti privilegiati con registi il cui lavoro ammiravo molto e sembra che le cose si siano sistemate tutto d'un tratto. 'Cosmopolis' ha cambiato tutto. Fin dal mio incontro con David Cronenberg, la mia carriera ha preso una nuova piega.
Eri a Cannes con due film: 'The Rover' e 'Maps to the Stars "di David Cronenberg.
E' uno dei posti più entusiasmanti per lo screening di un film. C'è un'energia incredibile che domina laggiù. Mi piace rilasciare le interviste a Cannes. I giornalisti sono veramente interessati ai film e non ti fanno domande del tipo 'Qual è il tuo cibo preferito?' In Francia, i giornalisti amano il cinema.
Hai appena finito di girare il film di Werner Herzog 'Queen of the Desert' che racconta le vicissitudini di Gertrude Bell. Chi interpreti nel film?
Io interpreto il giovane Lawrence d'Arabia. Era un amico di Gertrude Bell durante la prima guerra mondiale.
Hai anche interpretato il fotografo, Dennis Stock in 'Life' di Anton Corbijn.
Abbiamo appena finito le riprese. Ho visto il trailer l'altro giorno. Interpreto questo ragazzo che ha fotografato James Dean prima che diventasse famoso. James non era conosciuto a quel tempo.
Cos'altro hai in programmazione?
Nel mese di novembre, lavorerò con Olivier Assayas in un film dal titolo 'Idol's Eye'. E' un film di gangster basato sulla storia vera di un gruppo di ladri che ha rapinato un negozio di un banco di pegni che apparteneva alla mafia. E’ ambientato nel 1970. Ho incontrato Olivier Assayas due anni e mezzo fa, ma il progetto è venuto fuori solo pochi mesi fa.
You're not the one who plays James Dean?No, it's Dane Dehaan but it's funny because there's similarities to my path, with the fact that everything happened in 2 months, between the moment where he was no one and this incredible success that was dropped on him. The famous picture where we see him smoke at Times Square, it was the day before the premiere of East of Eden. I was exactly at the same place the day before the Twilight premiere.
Translation of the Direct Matin interviewTeen icon at the beginning of his career, Robert Pattinson definitely settled himself in the Hollywood landscape. In 'The Rover' by David Michôd, he plays a simple minded guy forced to work with his enemy to find his brother in the Australian desert. It's a controlled shift the British actor admits it was made possible thanks to his meeting with David Cronenberg.Was it the world of 'The Rover' or its character that sparked your interest first in the project?I found the script really interesting but I had a really strong connection first with my character, especially the way he express himself. I had never seen a character like this before.Was it difficult to play someone who's simple minded?Not at all, it came naturally (laughs). I approached him like a beaten up street dog that would keep on going back to his master for a little bit of affection.The film imagines a ruined world by men's madness. Do you think this is where we're heading with our society?This could happen but I'm more optimistic than that. I have more faith in humanity. In 'The Rover', men aren't completely lost, they all didn't become mad. Some still have hope and try to revive the Earth. But this economic collapse is totally conceivable.You play, one after the other, in two movies 'against the system': 'Maps to the Stars' and 'The Rover', are you engaged in politically?I'm more or less liberal.It's hard to be an actor and not be liberal by the way. Maybe we should be more worried about the oceans but I don't take politics very seriously. When you see that most Western countries are under the leadership of a handful of multinational companies, it seems like voting is some kind of a joke.From teens' sex symbol to an actor seeked by the biggest directors, what was the secret to your career change?It took some time. It's been 4-5 years that I've tried to create priviledged relationships with directors whose work I've admired and it appeared that things settled at the same time. 'Cosmopolis' changed everything. Ever since my meeting with David Cronenberg, my career took a new turn.You were in Cannes with two movies: 'The Rover' and 'Maps to the Stars' by David Cronenberg.It's one of the most exhilarating places to screen a movie. There's an incredible energy that dominates over there. I like doing press at Cannes. The journalists are actually interested in the movies and don't ask you questions like 'What's your favorite food?' In France, journalists love the cinema.You just finished filming Werner Herzog's movie 'Queen of the Desert' about the spy, Gertrude Bell. Who do you play in it?I play the young Lawrence of Arabia. He was a close friend of Gertrude Bell during WWI.You also play the photographer, Dennis Stock in 'Life' by Anton Corbijn.We just got done shooting. I saw the trailer the other day. I play this guy who photographed James Dean right before he became famous. James was unknown at that time.What else do you have planned?In November, I'm working with Olivier Assayas in a movie called 'Idol's Eye'. It's a gangster movie on the true story of a group of thieves who robbed a pawnbroker's shop that belonged to the mafia. It takes place in the 1970s. I met Olivier Assayas two and a half years ago but the project only came to be a few months ago.
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