Il suo nome è Rey, nel modo di apparire, di agire o di parlare non ricorda per niente il vampiro adolescente.
I suoi denti sono storti e ingialliti. I suoi capelli sono tagliati in modo grossolano. E' sporco dalla testa ai piedi, e quando riesce a parlare, borbotta frasi sconnesse, e spesso le ripete senza alcuna buona ragione.
Di certo a poco a che fare con il più bel vampiro del mondo, con i suoi capelli perfettamente acconciati, la pelle scintillante alla Edward Cullen, il protagonista della saga di Twilight. Eppure Rey, un naufrago nel pieno di una caccia all’uomo nel post-apocalittico The Rover, è interpretato con la solita audacia da Robert Pattinson.
"Di solito non vengo scelto per queste parti," ammette Pattinson al telefono da Los Angeles. "Ci sono circa cinque attori che interpretano spesso ruoli bizzarri. Non pensavo di poter arrivare ad essere uno di loro, fino ad ora forse ".
Quanto grande era la voglia di Pattinson di avere la parte? Ha fatto un provino per questa parte. Per ben due volte.
Questo è un ragazzo il cui ultimo film, "Breaking Dawn - Parte 2," ha guadagnato 829 milioni di dollari in tutto il mondo. Ma lui sembra aver capito la necessità di prendere parte al provino.
"Beh, è molto diverso da quello che ho interpretato, per quanto mi riguarda. Non c’era modo di dimostrare davvero che avrei potuto farlo solo discutendone ", dice. "Sarebbe stato un enorme atto di fede".
Pattinson vede nel nervoso e perennemente insicuro Rey una sorta di perdente.
"In un branco di cani c'è sempre uno che accetta totalmente la posizione di beta," dice.
Per aiutarlo a rintracciare la giusta mentalità, il regista David Michod ha consigliato a Pattinson di guardare il documentario "Bully", che segue le vite di ragazzi che sono costantemente presi di mira. L'attore ha inteso immediatamente.
"La gente ti accusa ripetendoti che c'è qualcosa di sbagliato in te, e lo fa per così tanto tempo che alla fine finisci con il crederci anche tu stesso", dice. "Nessuno si aspetta niente da te, quindi smetti anche di rimuginarci, e finisci con il dipendere da altre persone. Non hai altra scelta. In realtà, l'unica cosa che senti è la paura di tutto".
E’ stato aiutato dal co-protagonista Guy Pearce che sembra essere una presenza piuttosto imponente.
"Ragazzi, c’è stata una pressione non indifferente per quanto riguarda una scena in particolare. E lui era particolarmente attento in un modo che rischiavi di finire in pezzi.", dice Pattinson. " E’ un po’ come ritrovarsi sotto un cono di luce, e tutti gli occhi sono puntati su di te."
Pattinson ha una certa esperienza con le luci della ribalta. Nato e cresciuto a Londra, ha iniziato a lavorare in un teatro amatoriale all'età di 15 anni. Un agente lo vide e nel 2005 interpretò una piccola parte in "Harry Potter e il Calice di Fuoco".
Nel 2008 poi fu scelto per interpretare Edward Cullen nella serie di "Twilight". Cinque film e innumerevoli riviste e tabloid dopo, il franchise si è concluso l'anno scorso con "Breaking Dawn - Parte 2," dopo aver guadagnato più di $ 3,3 miliardi.
Pattinson ha saputo adattarsi ai riflettori nel corso degli anni, e in questi giorni si è avventurato fuori(per la promozione del film).
“ Si tratta di ragionare su che cosa puoi sopportare in quel dato giorno. Se voglio uscire a guardare un film con gli amici, di certo mi scatteranno un sacco di fotografie, "dice. "A volte t’importa poco e lasci correre, altre volte non voglio essere disturbato per non affrontare lo stress che ne deriva. Ma ho di certo trovato un modo più equilibrato di vivere rispetto a quattro anni fa. "
Oltre alla celebrità, Twilight ha dato a Pattinson una grande visibilità nel mondo del cinema,che gli ha permesso di lavorare con personaggi illustri. Ha infatti girato Cosmopolis del regista David Cronenberg nel 2012 e l’attuale Maps to the Stars. Ha interpretato T.E. Lawrence nel film diretto da Werner Herzog, Queen of the Desert, con Nicole Kidman e James Franco, e tra i suoi prossimi progetti spicca “Idol’s Eye,” con Robert De Niro e Rachel Weisz, progetto che sta per partire.
Pattinson ha detto che Twilight lo ha aiutato nei rapporti con i suoi coetanei ma non lo ha reso più sicuro di sé stesso. " Nell’ambito dell’industria cinematografica , un sacco di gente con cui lavoro, non aveva mai visto Twilight, ma poi ecco che Werner Herzog dice di amare Twilight. ", dice. "Penso che questo film mi abbia aiutato in molti modi. Tu devi solo capire in che modo muoverti dopo, come cavalcare l’onda."
E vuole continuare a cavalcare quell'onda, inseguendo la grande recitazione.
“ Penso di essere stato relativamente timido quando ero più giovane. Per certi versi lo sono ancora. E' bello saper sfidare se stessi, soprattutto per quanto riguarda le grandi scene emozionali e spingendo i limiti quando c’è qualcosa che non sei capace di fare. Essere in grado di sfidare te stesso in quel modo, è abbastanza entusiasmante ", dice Pattinson.
"Soprattutto quando si passa il segno", aggiunge. "Potrebbe essere la cosa peggiore mai vista."
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