LOS ANGELES - “Don’t hate me ’cause I’m beautiful/ Don’t hate me ’cause I’m beautiful/ Now do the pretty girl rock, rock, rock.” Robert Pattinson canta “Pretty Girl Rock” di Keri Hilson che sta passando in radio mentre è fermo nella sua auto, prima di una scena particolarmente violenta, un momento leggero molto raro nel film di David Michod" The Rover. " Recentemente in un’intervista per LA Four Seasons è stato chiesto all’attore se nei prossimi progetti c’è spazio per l’uscita di un album.
"Sto cercando di capire come fare… ma è molto difficile ", ha risposto l'attore, con il suo look da ragazzino, i suoi capelli corti, i pantaloni scuri, la giacca nera sopra una camicia marrone e una t-shirt bianca. L’attore 28enne ridendo ha aggiunto "Voglio farlo prima dei 30 anni, poi diventerebbe piuttosto imbarazzante."
Robert ha rivelato che, in un primo momento, la canzone scelta che avrebbe dovuto cantare nel film era “Don’t Cha” dei The Pussycat Dolls. (Sarebbe stato uno spasso, davvero.) “Ma David mi ha poi inviato tramite mail la canzone di Keri Hilson, "ha detto. "Ho pensato fosse una nuova canzone. Non avevo capito che aveva tipo 500 milioni (in realtà 48 milioni in più) di visualizzazioni su YouTube. "
Ha spiegato, "Inizialmente, David ha detto di volermi far cantare, come fosse la mia canzone preferita, ad alta voce in auto. Per fortuna, è andata diversamente. Sarebbe stato come fare qualcosa alla cieca. Ma la canzone è perfetta nel film. "
Nel mondo post-apocalittico di "The Rover", situato nel Outback australiano, il personaggio interpretato da Robert, Rey, e quello interpretato da Guy Pearce, Eric, formano un accoppiamento improbabile per dare la caccia ad una macchina rubata. "E' strano perché in molti guardano al film come a qualcosa disconfortante" ribatte il nativo di Londra. "Ma interpreto un personaggio che non ha memoria di quanto accaduto prima. E' relativamente a proprio agio. E' stata una parte davvero divertente. Non ho mai pensato al film come a qualcosa di sconfortante. "
In tale contesto, Robert mostra un visone ottimistica dell'umanità, nonostante il paesaggio desolato, arido del film che sembra non possa offrire alcuna speranza. "Penso che l'umanità resti praticamente la stessa, generazione dopo generazione," ha dichiarato la ex stella di "Twilight". "Tutti pensano continuamente che il mondo stia andando a rotoli."
Pattinson ride di nuovo e poi aggiunge "E poi tutto resta immutato e non accade nulla. Penso che, sostanzialmente, gli esseri umani siano piuttosto buoni."
Dato il personaggio che interpreta, e considerata la costante paura di quest’ultimo di essere ucciso da un momento all’altro, chiediamo a Robert cosa gli piacerebbe fare se gli restasse solo un giorno da vivere"Penso dovrei dire, 'vorrei uscire con tutte le persone che amo.' Ma probabilmente, vorrei solo fare cose folli.”
Cose folli,del tipo? "Dio, non lo so", ha detto con un sorriso. "Potrei camminare nudo in Times Square.”
Hai paura di avere dei figli all’idea che il mondo possa essere triste e desolante come quello nel film “Voglio di sicuro portare al mondo dei bambini, forse sono solo un ignorante" ha detto "Vivo una vita piuttosto specifica" ride ancora e aggiunge scherzando "potrei anche restarmene nella mia piscina tutto il giorno."
Alla domanda su come ci si comporti riguardo all’ansia, la risposta di Robert è ancora una volta molto divertente "Mi piacerebbe andare in terapia, ma l’idea mi fa venire l’ansia."
Si ferma un attimo ed assume un tono serio : "Ho parlato con un sacco di gente al riguardo di questa cosa. Mi piace l’ansia che sfocia nel divertimento. Mi piacciono i miei alti e bassi. Ho quest’ ansia paralizzante prima di ogni audizione, a tal punto che dopo averle fatto ho voglia di smettere di recitare. Quindi a volte può essere doloroso anche dal punto di vista fisico. "
"L’audizione per questo film è stata incredibilmente lunga. E’ durata circa quattro ore. E per i primi 45 minuti non ho fatto altro che camminare per la stanza, scontrandomi con le nevrosi che mi assillavano e non mi permettevano di recitare nessuna cosa. Penso David l’abbia capito. Se ti dai una calmata, tutto andrà bene. "
Discutendo dei suoi attacchi di depressione, Robert alleggerisce ancora una volta l’atmosfera, "Devo sguazzare in essa. Per fortuna, non dura mai tanto a lungo. Questa è la cosa buona dell’essere maniacale ".
Ha scacciato le voci che lo volevano come nuovo volto nel rifacimento di Indiana Jones. " Ho capito ormai che a volte qualcuno se ne esce con una storia particolare con l'intenzione di raccogliere quante più risposte negative su Twitter. Tipo tutte queste persone che dicono, 'Robert sta rovinando i miei sogni' (ride). Io non sapevo nemmeno che stessero per fare un rifacimento di 'Indiana Jones' fino a quando non mi hanno fatto domande al riguardo."
Continua dicendo "Sono sempre un po' preoccupato all’idea di recitare nei panni di un personaggio già affermato. E' spaventoso, soprattutto perché sai che potresti deludere tante aspettative prima ancora di iniziare a fare il lavoro. Questa è una delle cose che caratterizza i franchising. Bisogna impegnarsi al 100 per cento. Se reciti in una serie di cinque film, è possibile ci sia un contraccolpo non indifferente. "
Per quanto riguarda ‘Twilight’ dice che dopo aver letto i primi tre libri , "Ho avuto un'idea di quello che volevo fare. Non sapevo cosa volesse dire far parte di un franchising . E' un impegno enorme. Non è come fare un film indipendente per due mesi. E' completamente diverso. " Ha sottolineato di essere aperto ad ogni progetto, anche a potenziali progetti di franchising. “Non avrei problemi all’idea di dover interpretare un vampiro di nuovo " ha detto.
"Non sono mai stato veramente uno di quegli attori che vengono considerati per le parti da supereroe "ma si offre volontario "Sono aperto assolutamente a tutto. La maggior parte dei lavori che faccio, non li scelgo per il tipo di ruolo. Come nel caso di ‘The Rover’ non ero affatto del tipo 'Oh, voglio interpretare questo personaggio specifico. "
L'attore, che ha anche più banconote di David Cronenberg "Maps to the Stars", ha spiegato quello che cerca negli script che gli si presentano. "In realtà non mi focalizzo sulla storia trattata, ma molto di più sul personaggio. Non ho mai guardato una sceneggiatura nel suo complesso. Sto per fare ‘Idol’s Eye’ con Olivier Assayas alla fine dell'anno. Nel complesso è una grande cosa. Ma so esattamente cosa dire del mio personaggio. Qualcosa di più specifico. E’ tutto incredibilmente nuovo, si tratta di un film gangster. Ha molto a che fare con la psicologia di un criminale".
Non ha mai considerato i progetti in termini di genere. "Ma mi piacerebbe fare una commedia a un certo punto della mia vita. Ma è una cosa molto vaga, non sono davvero in cerca di lavori di un certo genere." Sarebbe perfetto in una commedia, grazie all’ umorismo e al fascino che esibisce durante le interviste.
Questo ragazzo britannico che ammette di essere cresciuto molto a Los Angeles ha aggiunto con una risatina "La maggior parte dei registi con cui sto lavorando sono fondamentalmente persone amavo fin da quando avevo 17 anni. Guardo ancora gli stessi film, ma anche tanta altra di roba per lavoro o per divertimento. Ho guardato 'Last Vegas' l'altro giorno. Ho pensato fosse incredibile. Le lacrime uscivano spontaneamente dai miei occhi. 'The Lego Movie' è il mio film preferito dell'anno ".
Sui divertenti vantaggi della fama dice "Conoscere persone è talmente pazzesco a volte. Sono stato a Londra di recente e ho incontrato David Beckham che mi veniva incontro. Lui era del tipo 'Hey, amico!' E' stato pazzesco. Sono ancora come un bambino per queste cose".
Lui sa perfettamente quanto fortunato è stato "Sono estremamente fortunato, il che mi rende sempre un po’ nervoso" ha detto "E non so bene come ho fatto a guadagnarmi tanta fortuna. E' semplicemente ridicolo. Sono abbastanza soddisfatto."
LOS ANGELES—“Don’t hate me ’cause I’m beautiful/ Don’t hate me ’cause I’m beautiful/ Now do the pretty girl rock, rock, rock.” Robert Pattinson singing along to Keri Hilson’s “Pretty Girl Rock” playing on the radio in his car, before a violent moment, is a rare humorous relief in David Michod’s “The Rover.” It prompted a question in a recent interview at LA’s Four Seasons on whether Robert plans to record an album anytime soon.
“I’m always trying to figure out how… but it’s quite difficult,” replied the actor, looking boyish with his short haircut, dark pants, black jacket over a brown shirt and white tee. Laughing, the 28-year-old Robert said, “I want to do it before I’m 30 because I think it gets slightly embarrassing after [that].”
Robert revealed that, originally, he was to sing along to The Pussycat Dolls’ “Don’t Cha.” (That would have been a hoot, too.) “But David e-mailed me that Keri Hilson song,” he said. “I thought it was a new song. I didn’t realize it had like 500 million (actually 48 million plus) views on YouTube.”
He explained, “Initially, David was saying that he wanted me to sing it like it was my favorite song—loudly in the car. Luckily, it didn’t end up that way. That would have been a bit too random. But the song is perfect in the movie.”
In “The Rover’s” post-apocalyptic world set in Australia’s Outback, Robert’s Rey and Guy Pearce’s Eric make an unlikely pair hunting for a stolen car. “It’s strange because people are interpreting the movie as being really bleak,” countered the London native. “But [I’m playing a] character who has no memory of what happened before. He’s relatively at ease. It was a really fun part. I wasn’t thinking about it [as] bleak.”
In that context, Robert expressed an optimistic view of humankind despite the film’s desolate, barren landscape that doesn’t seem to offer any hope. “I think humanity [stays] pretty much the same, generation after generation,” the erstwhile “Twilight” star declared. “Everybody thinks the world is going to sh*t all the time.”
Laughing again, Robert stressed, “It ends up being all right. I think that, essentially, humans are pretty good.”
With his character seemingly in danger of being killed any minute, Robert was asked what he would do if he had only a day to live. “I guess I should say, ‘I would hang out with all the people I love.’ But probably, I [would] just want to go crazy.”
Like, do what crazy stuff? “God, I don’t know,” he said with a grin. “I might like to just walk around the Times Square naked or something.”
Dealing with anxiety
Wouldn’t he be scared to have kids if the future was as grim as presented in the crime-drama? “I will definitely bring kids [into the world] or maybe I’m just ignorant,” he answered. “I do live a very specific kind of life.” Chuckling yet again, he quipped, “I can just stay in my swimming pool all day.”
Asked how he deals with anxiety, Robert’s reply was still humorous: “I would love to go into therapy but it makes me too anxious.”
He elaborated, turning just a bit serious: “I have talked to a lot of people about it. I like my anxiety in a funny way. I like my peaks and troughs. I used to get such crippling anxiety before auditions that, every time I did, I’d want to quit acting after. So it would be physically painful.
“The audition process (for this movie) was so long. It was like a four-hour audition. For the first 45 minutes of walking into almost any room, I had to deal with my own neuroses before I could do any kind of acting. I think David recognized that. If you let yourself calm down, then you’re fine afterward.”
Discussing his bouts with depression, Robert shifted back to a laughing mode as he cracked, “I have to wallow in it. Luckily, it never lasts that long. That’s the good thing about being manic.”
He squashed the buzz that he’s going to be the next Indiana Jones. “I [notice that] every few months, someone comes up with a story specifically with the intention of having 50 bad replies on Twitter. All these people saying, ‘Robert is ruining my dreams’ (laughing). I didn’t even know they were rebooting ‘Indiana Jones’ until someone asked me about it.”
He continued: “I’m always a bit wary of stepping into the shoes of an already established character. It’s scary, especially because you’re already fighting so many expectations before you even start doing the job. That’s the thing with franchises. You have to commit 100 percent. If you’re in a five-movie series, you can get so down afterward.”
With “Twilight,” he said, after reading the first three books, “I had an idea of what I wanted to do. I had never experienced being in a series. It’s a massive undertaking. It’s nothing like doing an indie for two months. It’s completely different.”
He stressed that he “looks at everything,” including potential franchise projects. “I wouldn’t have any problems playing a vampire again,” he said.
“I’ve never really been one of those actors who are thought of for superhero parts,” he volunteered. “I’m open to absolutely everything. Most of the jobs I do, I never saw them coming. Like with ‘The Rover,’ I was not at all like, ‘Oh, I want to play this specific character.”
Maybe comedy
The actor, who also top-bills David Cronenberg’s “Maps to the Stars,” explained what he looks for in scripts that come his way. “I don’t really [regard] it from the perspective of the stories; it’s really more of the character stuff. I never really look at a script as a whole. I’m doing this movie (‘Idol’s Eye’) with Olivier Assayas at the end of the year. It’s a big ensemble thing. But I know exactly what my character’s about. There is something specific about it. It’s new, especially in a gangster movie. It’s an interesting take on a criminal’s psychology.”
He never considers projects in terms of genre. “But I’d like to do a comedy at some point. But it’s that vague—I’m not really seeking stuff out.” He’d be perfect in a comedy, based on the humor and charm he exhibits at interviews.
This Brit, who admitted that he’s grown to really like LA, said with a chuckle again, “Most of the directors I’m working with are basically people I loved when I was 17. I still watch the same movies but I also watch a ton of stuff that’s for work, or for enjoyment. I watched ‘Last Vegas’ the other day. I thought it was amazing. I was crying my eyes out. ‘The Lego Movie’ is my favorite movie of the year.”
On the fun perks of fame, Robert remarked, “Meeting people—it’s so crazy sometimes. I was in London recently and in some place, David Beckham walked through. He was like, ‘Hey, man!’ It was so crazy. I am still like a little child in terms of that.”
He fully knows how blessed he has been. “I am extremely lucky, which always makes me a little bit nervous,” he commented. “I don’t quite know why I got so lucky. It’s just ridiculous. I’m pretty happy.”
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