martedì 29 luglio 2014

Nuova intervista di Robert Pattinson con The Vent _ New Robert Pattinson Interview with The Vent


Le riprese di The Rover in una parte remota del Sud Australia con cast e la troupe e la possibilità di recarsi nei pub locali, hanno reso tutto perfetto, ha detto Robert Pattinson. Per i realizzatori il tutto ha rappresentato una sfida, le riprese in luoghi con temperature altissime e un drink o due di notte. Pattinson non avrebbe potuto avere di meglio e dice che il tutto ha aiutato David Michôd, il suo cast e la troupe a costruire un forte legame. "E' stato incredibile," dice. "Perché tutta la troupe si trovava nello stesso posto e non c'era niente altro da fare, vivevamo in un pub. La cosa fastidiosa è quando ti trovi in una città sconosciuta e tutte le persone con le quali lavori sono di quella città, e a fine riprese tornano tutti a casa, mentre tu sei solo e bloccato nel tuo hotel. " "Quando hai la possibilità di uscire con un gruppo di persone nuove, riesci ad avvicinarti a loro molto velocemente, soprattutto quando non c'è letteralmente niente altro da fare. E' davvero divertente.Vorrei poterlo fare sempre. Questo film è stato una fantastica esperienza ". Pattinson è nato e cresciuto a Londra, la sua carriera ha preso il via a 16 anni con il film TV Ring of the Nibelungs. . Un anno dopo, ha interpretato Cedric Diggory in Harry Potter e il Calice di Fuoco. Ha recitato in cinque film di Twilight di grande successo e tra le altre cose ha recitato anche in Bel Ami e Cosmopolis. Q: Come va? R:In realtà la sera mi scordo sempre che il giorno dopo dovrò tenere delle interviste, dunque rimango fuori tutta la notte(ride). E'orribile! " Q:Com’è stato lavorare in una zona rurale dell’Australia? R:"Per quanto mi riguarda è stato davvero divertente. Molto rilassante. Mi è piaciuto recitare là fuori. Non c'era nessuna pressione, e nessuno intorno ". Q: E' stato un sollievo allontanarsi dalla gente? "Sì, solo in termini di prestazione. Mi piace fare quelle piccole cose che precedono le riprese, familiarizzare un po’ con il personaggio, e se nel mentre hai intorno diverse persone che cercano di scattarti delle fotografie, allora ti sembra di andare fuori di testa e di non fare le cose come dovresti. Là fuori puoi davvero fare tutto ciò che vuoi. E si potrebbe pensare che sia un tipo strano, proprio come il tipo strano che interpreto (ride), ma la verità è che stato abbastanza liberatorio.”
Q:Ti è piaciuto recitare nei panni di un personaggio non propriamente bello? "Sì, voglio dire, spazza via tanti vincoli. Se qualcuno è lì a dirti ‘Devi sembrare piuttosto carino!' Finisce che ti senti un po’ idiota,continui a farti domande inutili e finisci con il sembrare in posa. Non appena levi la carta della vanità, ti senti in un certo senso sollevato". Q: Come descriveresti le tematiche di The Rover? "Penso sia sostanzialmente una storia di sopravvissuti. Penso le persone siano molto semplici in circostanze straordinarie. Cercano di capire in che modo vivere dal momento che hanno smarrito anche la speranza. Sembra non ci sia un domani, quindi si tenta di andare avanti giorno dopo giorno. Anche la banda della quale faccio parte, si ritrova a rubare dei soldi ma il denaro è totalmente inutilizzabile (ride). Eric [Guy Pearce] dice: 'E' inutile, è solo carta. 'E' molto difficile capire perché si continui a vivere se tutto sembra del tutto inutile, eppure la gente lo fa ".

Q: Sei felice di essere arrivato fin qui per quanto riguarda la tua carriera? "Sicuramente. Sono davvero felice dei consensi che questi due film hanno ottenuto a Cannes, è esattamente quello che volevo. Sono davvero felice per entrambi i film. Ma soprattutto è bello poter lavorare con persone con le quali ho desiderato lavorare per anni, lo scorso anno è stato fortunato in questo senso, mi ha permesso di fare roba davvero cool " Q:Che cosa succede invece sul fronte ‘Life’? "Non so ancora quando sarà ultimato. Ho visto un trailer, ma oltre a questo non ho visto molto altro. E' stato divertente da fare, però, e Anton [Corbijn] è davvero molto cool. Il film tratta il rapporto di James Dean con il fotografo e le celebri fotografie di James Dean in Times Square. Tra gli altri ci sono Joel Edgerton, co-scrittore di The Rover, e Ben Kingsley. E’ veramente cool. Ed è stato interessante fare un film sulla fotografia con Anton Corbijn, un grande fotografo. Mi ha anche insegnato un po’ a scattare foto, con una vecchia Leica. Non sono molto abile. Pensavo sarebbero state fantastiche. Ma poi le ho sviluppate alla fine del film, e mi sono reso conto che nella maggior parte dei casi non avevo ancora capito che bisognava tirar fuori l’obbiettivo prima di scattare (ride), quindi sono tutte foto bianche in pratica, ben 25 rullini. E' stato un film divertente da fare ". Q: Molta gente ti considera il nuovo James Dean. Reciti in un film su James Dean, ma non è lui che interpreti. Non eri interessato a quel ruolo? "No, non proprio. Dane [DeHaan] è stato coraggioso a farlo. E' una delle parti più difficili di sempre. Come il cercare di riprodurre qualsiasi persona iconica. Dane ha un parrucca, i lobi delle orecchie finti e lenti a contatto. E i manierismi di James Dean sono così riconoscibili, devi saper interpretare la parte e tutta questa roba annessa. E' come recitare nel ruolo di Harry Potter, con annesse tutte le grandi aspettative mentre io mi limito ad osservare " Q:Ti stati godendo il viaggio? "E’ una delle cose che ho sempre amato: tre mesi e poi si passa alla tappa successiva,senza alcun tipo di responsabilità. Avevo una casa, l’ho avuta per un po’ di tempo, e poi di recente l’ho venduta. Non ero mai lì, e rappresentava solo un fastidio. A meno che non hai figli o qualcosa del genere, è bello poter sperimentare e vivere questa esperienza. Ho realizzato di non essere stato da nessuna parte, se non per lavoro, in circa dieci anni, nessuna vacanza o nulla. Non ne senti realmente il bisogno. Finisco un lavoro e sono alla costante ricerca del prossimo, ma io vivo a Los Angeles quindi è come se stessi in vacanza praticamente tutto il tempo (ride). " Q: Quando hai tempo per te stesso, come lo impieghi? "Quando non lavoro cerco di trovare un altro lavoro (ride), costantemente. Inizio a rendermi conto che c’è poco tempo e diversi obiettivi che voglio raggiungere, ciò che mi piace fare nella vita è lavorare. Il mio lavoro è il mio hobby. " Q: Vuoi scrivere ancora canzoni? "Già. Ho iniziato nuovamente di recente. Generalmente faccio solo roba che suoni bene. Non scrivo canzoni in modo convenzionale. Non scrivo testi separatamente, è tutto abbastanza istintivo. " Q: Hai intenzione di rilasciare un qualsiasi tipo di musica per il pubblico? "Non mi dispiacerebbe fare colonne sonore, o qualcosa del genere, ma sono molto sensibile alle critiche, e ho già avuto un sacco di critiche provenienti da un aspetto della mia vita (ride) quindi non voglio davvero l'opinione di chiunque su questo aspetto. "
Filming The Rover in a remote part of south Australia with cast and crew all staying in a local pub was just about perfect, says Robert Pattinson. The filmmakers all mucked in together, braved filming in soaring temperatures, and at night bonded over a drink or two. Pattinson wouldn’t have had it any other way and says that it helped director David Michôd and his cast and crew build an unbreakable bond.

“It was amazing,” he says. “Because the whole crew was staying in the same place and there was nothing else to do, we were living in a pub. It’s annoying if you’re in an unfamiliar city and all the people you work with are from that city, they all go home, so you’re just stuck in your hotel.

“When you can hang out with a bunch of new people, you get close to them really quickly, especially when there’s literally nothing else to do. It’s really fun. I hadn’t done that for a long time. I had a fantastic experience making this film.”


Pattinson was born and raised in London and started his professional career as a 16 year old in the TV film Ring of the Nibelungs. A year later, he played Cedric DIggory in Harry Potter and the Goblet of Fire. He starred in five, hugely successful Twilight films and his other film credits include Bel Ami and Cosmopolis.

Q: How’s it going?
“I always forget in the evening that I’ve got to do a bunch of interviews in the morning, so I stay out all night (laughs). It’s horrible!”

Q: How was shooting in rural Australia?
“For me it was really fun. It was kind of relaxing. I loved shooting out there. There was no pressure, and no one around.”

Q: Was it a relief getting away from people?

“Yeah, just in terms of performance. I like doing little things before a take, sort of staying in character a little bit, and if you’ve got a bunch of people trying to take pictures of you doing a stupid face or something, then you’ve just constantly got it in your head, and you’re never really quite in what you want to do. Out there you can kind of do anything you want. They might think you’re a weirdo, this guy doing all this weird stuff (laughs), but it was quite freeing.”

Q: Did you enjoy playing a less beautiful character?
“Yeah, I mean it takes away constraints. If someone’s saying, ‘You’ve got to look pretty!’ for one thing you feel like a bit of an idiot, because you’re a guy, and then you’re kind of thinking about stuff that really doesn’t mean anything – you’re just posing. As soon as you take away the allowance for your own vanity, then it’s kind of a relief.”

Q: How would you describe the themes of The Rover?
“I think it’s just a story about survivors. I think they’re quite simple people in extraordinary circumstances. They’re trying to figure out how to live when it seems like there’s not a lot of hope. It seems like there’s nothing to do tomorrow, so what are you supposed to do at any point during your day? Even the gang I’m in, they’re stealing money and there’s nothing to use the money for at all (laughs). Eric [Guy Pearce] says, ‘It’s worthless, it’s just paper.’ It’s very difficult to know why to keep living if everything seems totally worthless, and yet people do.”

Q: Are you happy at the place you’re at in your career?
“Definitely. I’m really happy these two films got into Cannes, it’s kind of exactly what I wanted. I am really happy with both the films as well. But it’s nice – I just get to work with people I’ve wanted to work with for years and years, and just been really lucky in the last year, with this really cool stuff”

Q: What’s happening with Life?
”I don’t know when it’s going to be finished. I just saw a trailer, which they’re playing here. Other than that, I haven’t seen anything from it. It was fun to do, though, and Anton [Corbijn]’s really cool. It’s about the famous photographs of James Dean in Times Square; it’s about James Dean and the photographer’s relationship. Joel Edgerton’s in it, weirdly because he’s a co-writer on The Rover, and Ben Kingsley. It’s cool. It’s interesting doing a movie about photography with Anton Corbijn, a master photographer. He taught me how to take photos a little bit, with an old Leica. They’re not very good. I thought they were all going to be absolutely amazing. I developed them all at the end of the movie and I did like 25 rolls of film, and on about four I hadn’t even realised that you need to pull the lens out (laughs) – so they’re all blank. Four films. It was a fun movie to do.”

Q: People called you the new James Dean. Now you’re doing a movie about James Dean, but not playing him. Weren’t you interested in that role?
“No, not really. Dane [DeHaan] is so brave doing it. It’s one of the hardest parts ever. Try and play any iconic person. Dane’s got a wig, fake earlobes, and contact lenses – the whole deal. And James Dean’s mannerisms are so recognisable, so you’ve got to play the part and all this other stuff. It’s like playing Harry Potter – everyone’s got expectations – whereas I’m just the observer”

Q: Are you enjoying the travelling?
“I’ve always kind of liked it: three months and then you can just move on, you don’t have any responsibility. I had a house for a bit, and then I literally just sold it recently. You’re never there, and it’s just a bit of a hassle. Unless you’ve got kids or something, it’s nice to be able to experience this stuff. I realised that I haven’t been anywhere, other than for work, in about ten years – no vacation or anything. You don’t really need to. By the end of the job I’m just constantly looking for the next one, but also I live in LA so it’s kind of just like you’re on holiday all the time (laughs).”

Q: When you have time for yourself, what do you do?
“When I’m not working I try to get another job (laughs), constantly. You start to realise there’s a finite amount of time to get stuff done, and there’s a lot of different things that I want to achieve, also I like working pretty much more than anything else in my life. My job is my hobby.”

Q: Do you still write songs? What’s your process?
“Yeah. I just started again recently. I generally just do stuff that sounds nice. I don’t really write songs in a conventional way. I don’t write lyrics separately, it’s quite instinctive.”

Q: Do you intend to release any music to the public?
“I wouldn’t mind doing scores, or something, but I’m quite sensitive to criticism, and I’ve got a lot of criticism coming from one aspect of my life (laughs) so I don’t really want anyone’s opinion on it.”

Q: Did you enjoy working with Guy on this?
“Yeah it was amazing. Because the whole crew was staying in the same place and there was nothing else to do, we were living in a pub (laughs). It’s annoying – If you’re in an unfamiliar city and all the people you work with are from that city, they all go home, so you’re just stuck in your hotel. When you can hang out with a bunch of new people, you get close to them really quickly, especially when there’s literally nothing else to do. It’s really fun. I hadn’t done that for a long time. I had a fantastic experience making this film.”

Q: Some actors who start very young stray from the path in various ways. Is that something you understand?
“I was never young young. I got my first role when I was 16. A lot of people are three, or something. I also didn’t really realise I wanted to do it for another five years after that, or four years, and I never took it that seriously. When I got jobs, I guess I did, but I thought I was going to go to university and do something else. It was kind of a gradual process.”

Q: When did you start wanting it?
“Probably after Harry Potter, because that was right around the same period where I could have gone to university or I could have done that, and I really made a decision to do it then, and then didn’t get a job for a year afterwards (laughs).”

Q: What would you have studied?
“I think I wanted to do Politics, or something. I still kind of want to, as do all actors. But American politics, I’m not really interested in English politics (laughs).”

Q: Is that something you would still consider pursuing?
“Probably not now. I didn’t want to be a politician. I wanted to work in the mechanics of it. I like speech writing. I’m quite apolitical, weirdly. I like the game.”

Q: Would you say that the film has a political subtext? It’s set after an economic collapse…
“Yeah, I mean there’s definitely a message shooting out of the film. There were weird physical manifestations of it when we were shooting it. If you look at some of the shots, there were these weird massive mines, which they’re still digging, but they’ve basically just devastated the landscape. You stand there and look at it and there’s absolutely no wildlife anymore – nothing’s going to be able to grow in these places for hundreds of years. And it’s not just that bit of land: it’s wrecked absolutely everything around it, even if it doesn’t look like it has. You kind of think, ‘For what? – so we can sit around and play video games?”

Q: How do you deal with appearing so frequently in the tabloids?
“I don’t read them. I think I’m slowly trying my best to get out of all that kind of media, just being in gossip magazines and stuff. I don’t quite know how to do it, but I’m trying my best.”

Q: Maps to the Stars is going well at Cannes. Is that a relief after Cosmopolis?
“I think Cosmopolis is really underrated; I think that’s a great movie (laughs). I loved it. I’d do anything with [David Cronenberg]. I remember with Cosmopolis, when it came out, it’s the first time I’d really been in a movie where if someone said they didn’t like it, it was because they’re an idiot (laughs). I felt very strongly about it.”

Q: You have a tattoo. Was that for the film?
“It’s of a sculpture by an artist called Julien Dillens. I just thought it would look like it would really suit the character.”

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